martedì 31 agosto 2010

sfighe

...sveglia alle 7 di corsa all'ufficio immigrazione per fare il censo..niente da fare mi tengono il passaporto fino a domani così devo ritornare un'altra volta allora vado a scuola..sembra mettersi bene una mia compagna ha spostato le sue ferie alle galapagos e questo week end va in amazzonia...woooowww..decido di partire anche io..mi faccio lo sbattimento di andare all'agenzia che organizza il tour ( in amazzonia non si puo' fare il turista fai da te) il ragazzo gentilissimo riesce ad infilarmi nell'ultimo buco rimasto e non rimane altro che pagare...vado al bancomat e non funziona..provo con il secondo...e non va nemmeno quello..al terzo, quarto e quinto ho capito che è la mia carta ad avere qualcosa che non funziona maledizione..torno dal ragazzo dell'agenzia e imbarazzatissima gli dico che devo rinunciare..non posso restare senza un centesimo..l'amazzonia puo' aspettare..che figuraccia!!! per riprendermi dall'incazzatura e dalla preoccupazione sono andata a bermi una cioccolata calda in un posticino davvero carino..qui per qualificare lo standard di un locale basta vedere se fuori c'è la scritta "presente nella lonely planet a pagina..." mi fa troppo ridere!!!
Mi sono incontrata con le altre ragazze e siamo andate a fare 2 passi nella città vecchia...è inimmaginabile un gigantesco intrico di viottoli proprio come in una città europea ma stracolmi di venditori ambulanti che urlano in continuazione..mi sono divertita un po' a guardare una tv piazzata in strada dove facevano vedere un combattimento di ragazze in costume tradizionale che si massacravano a suon di calcioni e tirate di trecce...devo assolutamente capire come si chiama questo sport perchè l'ho praticato parecchio da ragazzina ma non sapevo potessi avere una carriera agonistica...ovviamente è arrivato il diluvio universale e c'è stato il fuggi fuggi generale hahahah..fantastico le vie sono in salita e si trasformano in torrenti..le automobili visto che piove accellerano per bagnarti meglio e le persone cariche di ogni cosa ti sfrecciano di fianco...per ripararci dalla pioggia ci siamo infilate nell'ultima chiesa aperta...sono rimasta impressionata perchè queste chiese sono maestose super barocche con altari d'oro che ti lasciano a bocca aperta...se penso a come si sono sentiti gli indigeni a cospetto di tanta grandezza posso capire perchè hanno abbandonato i loro dei per convertirsi..dopo aver acceso una candela siamo uscite per infilarci nel centro commerciale ecuatoriano..hahahaha...fantastico i vestiti sono allucinanti e le scarpe minuscole..mi sono fermata davanti ad un banco che vendeva scarpe e il commerciante prima mi ha sorriso e poi e rimasto a bocca aperta ammirando i miei piedoni...credo che qui il numero più diffuso sia il 34..
..siamo tornate verso casa e il bus era stracolmo..mi piace tanto osservare questi visi strani..e chiudendo gli occhi ti rendi proprio conto di non essere in europa..non c'è mai un minuto di silenzio e le urla dei bambini riempiono tutti gli spazi...adesso devo fare i compiti e poi organizzare un giretto per questo week-end..credo che andrò ad otavalo la città del mercato tessile..e poi mi prenderò domenica per visitare bene questa città che non conosco abbastanza..
ciao!!

lunedì 30 agosto 2010

censo

..una giornata così così..scuola nella mattina..fuori splendeva un sole meraviglioso e io dentro l'aula a pensare che anche in america latina quando c'è il sole mi tocca stare chiusa in un'aula. Nel pomeriggio ho passato le mie due ore di conversazione nel parco più grande della città che situato dietro alla scuola..la maggiorparte dgli alberi sono eucaliptus e passeggiando si sente l'aria freschissima..è fantastico strsene seduti in mezzo alle aiuole fiorite e vedere che i ronzii non provengono da apio o bombi come da noi ma dallo sbattere di ali dei colibrì..il mio professore Dani era divertitissimo perchè per lui è ovviamente comune essere circondati da questi uccelli divertenti..dopo questo idillio nel parco sono andata alla migrazione dove ero stata anche venerdì. Per rimanere in ecuador per un periodo superiore ai tre mesi bisogna fare il permesso di soggiorno e la trafila di documenti è davvero interminabile oggi ho aspettato un'ora per ricevere poi la porta in faccia perchè era orario di chiusura..mi è toccato di nuovo fare la parte della napoletana e urlando in faccia al poliziotto che volevo almeno capire se i documenti andavano bene sono riuscita ad ottenere un paio di risposte..domani mattina alle sette e mezza devo andare a fare la fila e arriverò tardi a lezione. Dopo nella ecovia, il bus cittadino, ho incontrato una ragazza che stava studiando l'italiano e mi sono fatta due chiacchiere..è strano non poter parlare con nessuno, io ci provo con tutte le forze ad attaccare bottone con chiunque ma è molto frustrante non potersi esprimere al meglio. Lo spagnolo funziona, più o meno..mi faccio capire e le cose essenziali sono entrate ma il mio vocabolario è risicato e mi piacerebbe essere più fluida. oggi ho guardato un po' di notizie e una delle più importanti riguardava la caduta nel burrone di un bus carico di turisti..sono morte 40 persone e le rimanenti sono molto gravi..ho ripensato a ieri..qui la sensazione che poteva essere l'ultimo momento l'ho vissuta e non mi piace ma vivo come viene faccio delle cose che in italia non farei mai mi fido di persone che non conosco ma fino ad ora è andata bene..adesso sto ascoltando le canzoni delle mie giornate in italia che sono un prezioso regalo e ancora non mi capacito del fatto che starò qui per altri 5 mesi e un pezzo..insomma sono qui da una settimana e ho già una routine, conosco persone, mi saluto con i negozianti insomma solo 7 giorni e questo posto sembra un po' casa..tra poco però dovrò costruire casa a esmeraldas e spero che le persone che mi accoglieranno saranno carine con me come quelle che ho qui.
Adesso devo fare i compiti e preparare i documenti per il censo..mi manca sutica appallottolata sulle gambe e sapere che la persona che amo e a mezz'ora da me..ciao amici a domani

domenica 29 agosto 2010

mariposas de colores

..oggi mi sono svegliata presto..rosario, la mia mamma ecuatoriana, come sempre mi ha preparato una colazione da regina con frullato di frutta fresca, uova pane e marmellate..insomma sono partita alla volta di mindo, un paesino sperduto nelle ande settentrionali che conserva uno dei pochi pezzetti rimasti di foresta nebulare..habitat dell'orso dall'occhiale, puma e il famoso galletto delle rocce andine (?). Come sempre, io e Cornelia, arrivate alla stazione dei bus di quito abbiamo chiesto quale bus passasse nelle vicinanze di mindo..ci sono state date informazioni sbagliate e sembrava non potessimo partire..il mio modo di fare napoletanissimo ci ha portate invece sull'autobus che stava aspettando solo noi. abbiamo viaggiato piu' o meno tre ore e siamo state scaricate sulla strada vicino all'incrocio che portava al paese. Felix ci ha dato un passaggio sul suo furgone e ci ha portate alla casa delle mariposas..le farfalle...qui è stato attivato un progetto per la conservazione naturale delle farfalle e siamo andate a visitarne il reparto di neonatologia..una bella esperienza anche se c'era molta gente e il posto era piccolo..appena fuori i guardia parco hanno messo dei piccoli abbeveratoi per i colibrì che popolano la foresta nebulare..hahaha..ho passato quasi un ora per riuscire a fotografarne qualcuno ma è stata un'impresa quasi impossibile..sono rapidissimi e poi continuano a saettare nell'aria litigando..oltre a loro ovviamente c'era anche una specie rarissima di tafano monumentale andino..una bestiaccia pelosa che ha cercato di divorarmi per tutta la mattinata e che io in barba alle restrizioni del parco ho seccato, spiaccicato e maledetto. Dopo la visita al parco siamo andate a fare un bel giro a piedi per la strada..di fianco scorre un fiume coin delle piccole rapide e si può tubing con i gommoni..gli ecuatoriani sono diciamo panzuti e tutti strizzati nei giubbotti salvagente con le larde strabordanti e rimbanzanti sui gommoni facevano tanto ridere..camminando sulla strada eravamo l'attrattiva più importante dato che nessuno si fa due passi a piedi preferendo viaggiare nel bagagliaio dei furgoni..dopo un giretto nel paese ( 4 case sgarrupate con insegne di multinazionali) siamo andate alla fermata del bus. La bigliettaia ( ormai ho un debole per le bigliettaie ) gentilmente (?!?) ci ha detto che tutti i bus erano pieni fino alle sei di sera..abbiamo deciso di non fidarci e ci siamo fatte accompagnare sulla strada principale dove dopo una mezz'ora ( + una papaia , una arancia, 2 mandarini e qualche crackers) è arrivato il bus..bene provate ad immaginare un bus che supera le ruote di una ventina di cm completament stracolmo di gente..su ogni sedile stavano 2 adulti più 3 bambini..un caldo allucinante e beh ovviamente la strada sempre a curve e saliscendi..in piedi ho iniziato a sentire che la frutta non era stata una grande idea.. dopo un quarto d'orfa ho inziato a sudare..ma tanto tanto e mi sono accasciata sul bordo di un sedile infilando il naso nella testa della signora seduta e spingendo le ginocchia nella pancia di un altro signore..ho passato così 2 ore..un viaggio straziante considerato che ad ogni paese saliva qualcuno per vendere pollo fritto, porco fritto nel grasso di porco, gelato insomma un miscuglio di odori nauseabondo..quando ho capito che stavamo per arrivare alla metà del mondo ho provato a tirarmi sulle mie gambe..un dramma..mi sono maledetta cento volte per non essere rimasta a secco e di non essermi portata il travelgum..vabbè..scese dal bus ( costo 2 dollari per 2 h) siamo andate a vedere il museo inti nan un museo che mischia cultura incaica e scoperte scientifiche riguardo la latitudine 0. Ci siamo fatte un giretto con la nostra guida ( rigorosamente in spagnolo..noi non siamo mezze seghe che fanno il tour in inglese) abbiamo provato i vari esperimenti scientifici , osservato le rarità della selva ecuatoriana..compreso il pesce che si inroduce nella vescica dall'uretra, pelle di anaconda e le teste miniaturizzate trofeo di guerra degli indigeni amazzonici. ci siamo rimesse sulla strada e un bus appena ci ha viste si è fermato a raccoglierci..l'idea di fermata è molto vaga e insomma basta mettersi sulla strada che qualcuno o qualcosa ti carica..siamo rimaste intrappolate nel traffico in rientro a quito ma alla fine siamo arrivate..dal terminal centrale siamo arrivate a metà città circa e ho deciso di piantonarmi ad un semaforo in attesa di un bus che ci riportasse nella zona di casa..hahahaha...ha funzionato dopo un po' il bus è passato e siamo salite al volo..adesso carico le foto e me ne vado a letto visto che sono ancora distrutta dal viaggio in bus e mi sto gustando una bella compressina di malox..un saluto...vale

sabato 28 agosto 2010

viaggio sulla luna















































































..sono tornata da poco dal cotopaxi il vulcano più alto del mondo ( in questo momento stanno sparando fuori dalla mia finestra !!!!!!) è stato davvero incredibile..con il mio solito culo faceva un freddo allucinante, nevicava, un vento gelido che arrivava a raffiche e il sole che non si è visto per tutta la scalata...prima di entrare nel parco abbiamo attraversato la provincia del pichincha e quella del cotopaxi, il viaggio sulla panamericana è stato terribile, una strage di cani mezzi decomposti ai bordi della strada le auto che sfrecciavano a destra e a sinistra..camion carichi di qualsiasi cosa che avviamente stavano sulla corsia di sorpasso e tutti a superare a destra..il nostro autista che era anche la guida ho scoperto dopo che non ha la patente..ma lo avevo intuito..aveva uno stile di guida decisamente particolare. Nel viaggio e uscendo dalla città ho visto per la prima volta come sia povero questo paese, ai bordi della strada i bambini mendicavano e tutto mi è sembrato triste e macabro,,arrivati alla riserva naturale ho incontrato i primi italiani dopo una settimana..una coppia di pavia appena tornata dalle galapagos..mi ha fatto piacere anche se l'uomo credeva che fossi una locale hahahaha...mi ha detto che gli sembrava un po' strano che fossi tanto alta però il camuffaggio con il mio fiammante cappellino di alpaca rosa ( che sulla vetta mi ha salvato la vita) ha funzionato. Il parco ha un'estensione grandissima e all'interno ci sono 3 vulcani, lagune fornate con il disgelo del ghiacciaio, altipiani che sembrano la steppa mongola, puma e condor che purtroppo si stanno estinguendo ( solo 8 esemplari). Abbiamo attraversato il parco con un fuoristrada fino a raggiungere i 4000m circa, la natura è bellissima e salendo le rocce e la steppa si riempiono di licheni e fiori d'altura, le uniche forme di vita sono volpi , cavalli selvatici ed ecuatoriani che fanno pipì sul ciglio della strada. La scalata è stata dura, la salita era ripida e il sentiero completamente formato da sabbia nera..davvero spettrale..camminare a questa altezza è difficile e dopo la mia partenza spedita non riuscivo a respirare..ho passato un paio di minuti davvero brutti, ti senti davvero morire..ho pensato che se mi fosse successo qualcosa sarei morta in mezzo alla neve, alla nebbia e alle rocce nere del vulcano...insomma una fine di merda. Salendo insieme a tanti altri turisti ho avuto il piacere di incontrare nuovamente il calore del popolo della sierra, una donna mi ha offerto dei pezzetti di pappa reale e nell'ultimo pezzo mi hanno tenuto compagnia due ragazzi davvero simpatici, cugini che stavano girando il parco da qualche giorno e che mi hanno augurato una buona sorte nella loro lingua quichua. L'arrivo al rifugio che si trova quasi a 5000 metri mi ha fatto pensare ai nostri rifugi alpini, le congratulazioni di chi era arrivato per primo gli abbracci e le foto mi hanno fatta sentire davvero bene. Sulle ande non conta di dove sei, chi sei, che cosa fai..tutti sono pronti ad aiutarti perchè si sente davvero forte il potere della natura e cio si sente piccoli e impotenti. Dentro al rifugio c'era il gelo, il fuoco era spento e per scaldarci ci hanno dato una cioccolata calda..ho fatto amicizia con dei locali che mi guardavano incuriositi mentre fagogitavo frutta tropicale a 5000 metri di altitudine hahahaha...sono salita un altro pezzetto giusto per toccare i 5000m ma non ho potuto raggiungere il cratere perchè non avevo attrezzatura da ghiaccio e perchè essendoci tempesta non avrei potuto vedere nulla...siamo scesi e il vento ululava..siamo andati a vedere una piccola laguna per ripartire verso quito. Sulla strada ci siamo fermati in un paese con il nome quichua e abbiamo mangiato fino allo sfinimento io sono rimasta incantata a guardare i padelloni ripieni di carne e banane fritte, purè, riso e tanto altro..abbiamo bevuto la chicha ( ciccia) una bevanda fermentata a base di cereali e canna da zucchero che a vedersi sembrava fango..insomma oggi ho trasgredito almeno a 10 regole del buon viaggiatore e sono ancora viva...ora vado a docciarmi...un salutone ragazzi!! Vale

mercoledì 25 agosto 2010

racconti

..sto frequentando un corso di spagnolo intensivo dato che il tempo stringe e vorrei essere in grado di comunicare al piu' presto..con me ci sono altre ragazze tedesche, alcune lavorano per ong e anche loro necessitano di rinfrescare un po' la parlata..mi trovo abbastanza bene anche se il fatto che riesca a comunicare con loro anche in tedesco non mi spinge ad utilizzare lo spagnolo..insomma una volta finito il corso il mio tedesco sara' molto migliorato. Le lezioni di cultura ecuadoriana sono fatte da Dani che e' un indigeno agguerritisimo e che mi ha raccontato per filo e per segno tutte le battaglie inca e la storia della civilita' quitus ancora piu' antigua di quella inca. Ho fatto dei piccoli giretti per la citta' anche se non ho avuto ancora modo di andare nella citta' vecchia patrimonio mondiale dell'umanita', qui l'aria e' molto pesante, l'altitudine e l'inquinamento la rendono a volte irrespirabile..non sono ancora riuscita a respirare l'atmosfera sudamericana, il barrio dove vivo e' molto moderno e pieno di centri commerciali,,la poverta' e' comunque dilagante e la gente mi guarda con molto interesse..anche perche' mediamente sono alta 30 cm piu' di loro..hahaha...comunque sia sono molto cordiali e sono entusiasti all'idea che una ragazza italiana sia venuta a imparare lo spagnolo a quito. Oggi pomeriggio ho fatto la mia prima valutazione fisioterapica ad un nonnino che mi ha chiesto aiutoi perche' gli faceva male il ginocchio...questa e' una cosa inimmaginabile in Italia pero' mi fa sentire a casa. Non ho ancora avuto tempo di sentire nostalgia perche' qui sono tutti molto socievoli e dimostrano subito tanto affetto. Il nonnino di casa ha gia' dichiarato il suo amore per me e passa i nostri pranzi insieme a sbaciucchiarmi con mio grande imbarazzo e molto divertimento di sua moglie..hahahaha..questa sera andro' a la Mariscal che e' anche chiamata gringolandia..l'idea non mi attira ma le ragazze della scuola hanno organizzato una sorta di cena di benvenuto e non posso mancare..adesso vado ad attivare la scheda telefonica ecuatoriana cosi' vi faro' sapere il numero.
Vi bacio

Bale

martedì 24 agosto 2010

prime impressioni

Ciao a tutti!!
mi fa piacere vedere che molti di voi hanno voglia di leggere un po' delle mie impressioni..
sono arrivata a Quito dopo un viaggio assurdo..da milano a madrid ho volato vicino ad un tamarro vestito con la bandiera della spagna che si e' scolato un sacco di birre..arrivata a madrid stavo ovviamente perdendo il volo dato che l'aeroporto internazionale sembra un'astronave..ho dovuto prendere un trenino scendere e salire un sacco di scale e poi sentendomi persa ho iniziato a seguire tutti quelli che avevano un sentore " andino"..hahaha...la stategia ha funzionato sono riuscita ad imbarcarmi e in coda ho conosciuto la prima bambina ecuadoriana che mi ha tenuta per mano tutto il tempo..mi ha baciata e mi ha chiesto se per il viaggio potevo essere la sua mamma!!! Salita a bordo ho viaggiato vicino ad un ragazzo di 15 anni, figlio di ecuatoriani, che ha deciso di cambiare vita e tornare nel suo paese per studiare arte..l'aereo era pieno di famiglie con tantissimi bambini che hanno corso senza sosta per tutto il viaggio..sono bellissimi hanno la pelle ambrata e gli occhi nerissimi e profondi..il viaggio e' stato abbastanza lungo..13 ore sopra l'oceano atlantico il venezuela e la colombia. Sono arrivata dopo un atterraggio piroettante e ad aspettarmi c'era lui Vitaliano..il super nonno che mi ospita insieme a Ivan suo nipote..il viaggio in macchina mi ha fatto pensare che non avevo rischiato la vita attraversando mezzo mondo ma che i 5 minuti di guida del gagliardo nonnino potevano uccidermi...un mito, il vero padrone della strada saettava nel traffico senza guardare chi stava passando nelle altre corsie..abbiamo rischiato di uccidere un paio di motociclisti e poi siamo arrivati a casa..il nonno ha caricato la mia valigia sulle spalle della governante india...con mio grandissimo imbarazzo e sono entrata a casa dove mi stavano aspettando le donne las mujeres...una decina..tutte mi sono saltate addosso baciandomi e sembravano proccupate..io dovevo avere la faccia verde visto che non dormivo da un giorno e avevo subito l'atterraggio di un pazzo..dopo una cena a base di insalata di cipolle e peperoni ( la mia preferita e soprattutto quello che ci vuole prima di un buon riposo) sono andata a dormire..la notte e' stata lunga ma sotto i 4 strati di coperte mi sono sentita a casa e non dall'altra parte del mondo..
amici l'internet point da cui vi scrivo sta chiudendo quindi alla prossima puntata...scrivete scrivete perche' non vedo l'ora di avere vostre notizie
un abrazo da la mitad del mundo

vale...per gli ecuatoriani Bale!!

sabato 21 agosto 2010

la partenza

Ciao amici...sono all'inizio di questa grande avventura e mi farà piacere condividere con voi le mie impressioni e le mie avventure latinoamericane..da domani sarò a Quito dove passerò le prossime due settimane in compagnia di due simpatici( spero) e arzilli ( lo spero ancora di più) vecchietti..il mio spagnolo fa schifo e questo mi preoccupa..questo posto mi mancherà tanto anche se ha poco da offrire ma più di tutto mi mancherete voi...
Hasta luego..

Vale