lunedì 30 agosto 2010

censo

..una giornata così così..scuola nella mattina..fuori splendeva un sole meraviglioso e io dentro l'aula a pensare che anche in america latina quando c'è il sole mi tocca stare chiusa in un'aula. Nel pomeriggio ho passato le mie due ore di conversazione nel parco più grande della città che situato dietro alla scuola..la maggiorparte dgli alberi sono eucaliptus e passeggiando si sente l'aria freschissima..è fantastico strsene seduti in mezzo alle aiuole fiorite e vedere che i ronzii non provengono da apio o bombi come da noi ma dallo sbattere di ali dei colibrì..il mio professore Dani era divertitissimo perchè per lui è ovviamente comune essere circondati da questi uccelli divertenti..dopo questo idillio nel parco sono andata alla migrazione dove ero stata anche venerdì. Per rimanere in ecuador per un periodo superiore ai tre mesi bisogna fare il permesso di soggiorno e la trafila di documenti è davvero interminabile oggi ho aspettato un'ora per ricevere poi la porta in faccia perchè era orario di chiusura..mi è toccato di nuovo fare la parte della napoletana e urlando in faccia al poliziotto che volevo almeno capire se i documenti andavano bene sono riuscita ad ottenere un paio di risposte..domani mattina alle sette e mezza devo andare a fare la fila e arriverò tardi a lezione. Dopo nella ecovia, il bus cittadino, ho incontrato una ragazza che stava studiando l'italiano e mi sono fatta due chiacchiere..è strano non poter parlare con nessuno, io ci provo con tutte le forze ad attaccare bottone con chiunque ma è molto frustrante non potersi esprimere al meglio. Lo spagnolo funziona, più o meno..mi faccio capire e le cose essenziali sono entrate ma il mio vocabolario è risicato e mi piacerebbe essere più fluida. oggi ho guardato un po' di notizie e una delle più importanti riguardava la caduta nel burrone di un bus carico di turisti..sono morte 40 persone e le rimanenti sono molto gravi..ho ripensato a ieri..qui la sensazione che poteva essere l'ultimo momento l'ho vissuta e non mi piace ma vivo come viene faccio delle cose che in italia non farei mai mi fido di persone che non conosco ma fino ad ora è andata bene..adesso sto ascoltando le canzoni delle mie giornate in italia che sono un prezioso regalo e ancora non mi capacito del fatto che starò qui per altri 5 mesi e un pezzo..insomma sono qui da una settimana e ho già una routine, conosco persone, mi saluto con i negozianti insomma solo 7 giorni e questo posto sembra un po' casa..tra poco però dovrò costruire casa a esmeraldas e spero che le persone che mi accoglieranno saranno carine con me come quelle che ho qui.
Adesso devo fare i compiti e preparare i documenti per il censo..mi manca sutica appallottolata sulle gambe e sapere che la persona che amo e a mezz'ora da me..ciao amici a domani

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