giovedì 23 settembre 2010

continuo
















...ecco la vita complicata del sud del mondo...di presa ce ne è una e ovviamente è lontana da dove si riceve il segnale per internet...ho do vuto caricare il pc..vi stavo raccontando di oggi...behh..insomma sono decisamente soddisfatta di come stia andando il lavoro..per il resto un po' meno...passo le mie serate a casa e non perchè non abbia la possibilità di uscire ma perchè ho paura di uscire..mi vengono in mente pensieri strani..ho paura di essere rapinata, uccisa, rapita non so..l'idea di infilarmi in un taxi da sola di notte e percorrere queste strade non mi piace..e allora mi chiudo in questo castello dorato protetto dalle guardie che ci sorvegliano notte e giorno..sono cosciente del fatto che sto perdendo tante occasioni di divertirmi di fare nuove amicizie di conoscere la vera vita dehli ecuatoriani ma ora non mi sento pronta...già in italia e in svizzera non sono una festaiola qui tantomeno..
..oggi ho avuto il mio primo incontro con un ragno casalingo ecuatoriano...un bestione da 10 granni insomma una sottospecie di tarantola in miniatura e meno pelosa che ha incontrato la suola della mia ciabatta e ha terminato la sua vita in un istante...nella mia doccia invece abita un geco..si è piazzato sulla zanzariera della finestrella e quando mi lavo si stiracchia con le sue zampettine per prendere tutto l'umido...mi sento strana a raccontare tutte queste cose scrivendo...qui non c'è nessuno che sia interessato a sentirle e mi scuserete se certe cose sono stupide o poco interessanti..è solo che la mia vita qui non mi sembra un'avventura come può sembrare da lontano..e ancora meno mi sento un'eroina..tutto è normale e a volte anche noioso...ci sono cose però che mi piacciono..le piccole abitudini che iniziano a farmi sembrare casa questo posto...la sera quando mi metto nel letto si sente sempre suonare della salsa..il rumore è interrotto solo dal fischio di due uccelli..lo spifferatore..che fa psst psssst proprio come se ti volesse chiamare e l'uccello sbaciucchione che fa il rumore dei baci finti..la mattina quando suona la sveglia le pac sono nella cappelletta di fronte alla mia camera a pregare e mentre io pigramente mi stiracchio loro cantano le canzoni di chiesa in spagnolo...a colazione ci ssono sempre le stesse cose..un buon pane nero che sembra svizzero con la marmellata e una tazza di latte e caffè...appena esco di casa nel piazzale che separa la casa dalla scuola e centro di riabilitazione ci sono i bambini che corrono a fare colazione nella mensa..sono tutti bimbi disabili ed è bello essere salutata da chi non ti vede ma ti sente da chi lo fa nella lingua dei segni perchè non parla o da chi è deformato..è strano però è bello...le facce mi sono diventate familiari e anche io sembra che sia stata digerita dalle persone che lavorano qui...gli sguardi che si ricevono di solito sono tra il curioso e l'invisioso..bohh ho smesso di farci troppo caso...un a cosa divertente è prendere il bus che si ferma in ogni posto...per questo motivo è impossibile stimare il tempo necessario per raggiungere la tua destinazione..il bus può fermarsi una volta sola o cento...la porta di uscita rimane sempre aperta e il bigliettaio sta sempre appeso metà dentro e metà fuori fischiando urlando ai passanti maledicendo gli altri automobilisti..quando devi salire devi essere svelto perchè il bus non si ferma mai del tutto...devi saltarci sopra e sperare che il bigliettaio si sposti e non faccia il cretino...suva suva mi reina....qui dovete sapere che alle persone si da sempre del lei...esistono solo la terza persona singolare e plurale...io mi rivolgo ai bambini di un anno dandogli del lei...e mi fa troppo ridere...si alzi si sieda salga scenda hahahahahhahahaha...però è così se alle persone dai del tu non ti capiscono.....domani starò ad esmeraldas e non so in che razza di quartieraccio dovrò cacciarmi...vi farò sapere..adesso vado ad accendere il fornelletto per le zanzare avvolgo la zanzariera intorno al materasso e chiudo gli occi concentrandomi sui suoni di questa città...e penso a casa come faccio tutte le sere e mi immagino di essere nel mio letto, e immagino che sutica venga a dormire sulle mie ginocchia...buona notte a presto..
ps (le foto sono del campo da basket dove vado a pensare, fernando lo psicologo ecuatoriano che sembra scozzese a casa di una paziente la capacitazione alle promotrici e il cavallo posteggiato davanti al bar...sono pur sempre in america...)

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